San Pietro Barisano / Monitoraggio ambientale e studio dei materiali costitutivi
Monitoraggio ambientale e studio dei materiali costitutivi
Monitoraggio ambientale
Con i lavori iniziati nel novembre 2019, sono stati presi in considerazione anche gli andamenti dei parametri di temperatura e umidità relativa all’interno della chiesa. L’altissimo livello di umidità si manifesta con effetti macroscopici quali l’ingente sviluppo di microrganismi, principalmente nella zona absidale e nella navata destra, e gli abbondanti quantitativi di sali solubili cristallizzati sulle superfici.
Il monitoraggio è stato effettuato a partire dal novembre 2019 ed è proseguito per tutta la durata del cantiere, fino alla sua chiusura nel marzo 2020. I parametri considerati sono stati in totale tre: l’umidità relativa, la temperatura dell’aria e la pluviometria, rilevati in tre orari diversi della giornata, alle 05:00, alle 13:00 e alle 19:00 e sono stati calcolati, per ciascun mese, il valore medio dell’umidità relativa e della temperatura. Lo studio si è avvalso anche del rilevamento dei dati storici della Protezione Civile della regione Basilicata. L’analisi dei dati ha fornito un quadro generale delle condizioni ambientali della chiesa e dei problemi di degrado che ne conseguono. E’ stato evidenziato un andamento complessivamente costante della temperatura, con oscillazioni giornaliere dell’ordine di qualche grado e, al contempo, una forte variabilità dell’umidità relativa, da mettere in relazione con le condizioni meteorologiche.
Durante il monitoraggio è stato anche riscontrato un aumento delle efflorescenze saline nei giorni successivi all’aumento di umidità relativa la cui fonte all’interno della chiesa è, con ogni probabilità, legata all’infiltrazione di acque meteoriche provenienti dalle strutture che sovrastano le coperture esterne della chiesa.
Studio dei materiali costitutivi e dei prodotti di alterazione
Colore
Sono stati analizzati campioni provenienti dai resti di colore ancora presenti sulle sculture in pietra. Nell’altare della Madonna della Consolazione i dati acquisiti testimoniano le diverse ripassature di colore che, come di norma per le statue di culto popolare, si susseguirono nel tempo; interessante è stato il rinvenimento di tracce di cinabro e di oltremare.
Legno
È stato analizzato il tipo di legno che costituisce il frammento di colonna dorata, individuato come legno di pioppo Populus Alba.
Lamina metallica
Infine è stata analizzata la lamina metallica sbalzata che ricopre i due sportelli, caratterizzata come ottone, composto di rame e zinco.