Santa Lucia alle Malve / Affreschi
Affreschi
Esecuzione a fresco
Molte delle pareti e dei pilastri conservano cospicui resti di affreschi, in diversi casi anche in complesse stratificazioni.
I colori furono stesi sopra un sottile strato di preparazione, un intonaco a base di calce e polvere di pietra.
L’esecuzione “a fresco” è accertata per la presenza di tracce degli espedienti tecnici tipici di tale pittura: la stesura dell’intonaco in “giornate” di lavoro; l’uso di sistemi di quadrettatura preliminare degli spazi compositivi quali la «battitura dei fili»; l’impiego prevalente di pigmenti naturali, come le ocre. In alcuni riquadri, attraverso le indagini condotte, è stata tuttavia accertata la presenza di residue particelle di colori applicati “a secco”, quali l’azzurrite e il minio.
Distribuzione degli affreschi
L’apparato decorativo interno denuncia l’appartenenza del complesso a due momenti di occupazione: ai dipinti della navata sinistra, di influenza bizantina, si affiancano quelli databili al XIV secolo nella navata centrale, afferenti all’iconografia benedettina.
La parete della navata sinistra, conserva al di sopra di un’alta zoccolatura, otto nicchie: nelle prime due si conservano ancora affreschi risalenti al XIII secolo: la Madonna del Latte (Galaktotrophusa) e San Michele Arcangelo.
Nella parete della navata destra si trovano le raffigurazioni della Deposizione, e della Incoronazione della Vergine.
Una muratura posticcia all’ingresso, nella parte che fu abitata, delimitava probabilmente un focolare. Sui blocchi di pietra con cui fu costruita questa paretina, si trovano numerosi frammenti di affreschi: un Santo monaco, Santa Lucia (?) con data 1537, il bellissimo particolare del volto di Sant’Agata e altri blocchi di pietra dipinti, sempre disposti con casualità; fra questi, in alto a destra, erroneamente posizionato in orizzontale, si trova il concio con il dettaglio di una figura con strumento musicale.
Soggetto dei dipinti
Sul primo pilastro rettangolare che divide la navata sinistra da quella centrale, nella parte superiore si conserva il volto di un Santo ignoto datato al XI secolo, che costituisce il frammento dell’affresco riconosciuto dagli studi storici come quello più antico di tutto il complesso, mentre nella zona inferiore è raffigurato San Gregorio Vescovo datato al XIII secolo.
Lungo la parete della navata destra, sui pilastri che la dividono dalla navata centrale, e in controfacciata sono distribuiti le altre pitture murali di ambito medievale.
Una parete costituita dalla tamponatura di un arco originario, divide nella navata destra l’aula dalla sua parte absidale: vi si trovano le raffigurazioni di Santa Lucia (?), databili fra XVI e XVII secolo, che sono state appena riportate in luce.
L’aula della navata destra, conserva affreschi distribuiti su due registri: essi rappresentano la Deposizione dalla croce (XIII – XIV secolo); San Nicola vescovo di Mira e, nel registro inferiore, l’Incoronazione della Vergine tra Santi (XIV secolo).
L’ultimo pilastro della navata presenta un bellissimo affresco palinsesto che vede raffigurato San Vito Martire, con la parte superiore dipinta su intonaco di fase successiva alla prima.